Il mondo visto da un'orecchie a punta

Ultima

Goodbye my child

“Come si sopravvive a un pezzo di cuore mancante?”
“Si va avanti. A pezzi, zoppicando, strisciando, ma si va avanti.”

cuore

Addio, Amore di Mamma.

Di ship in ship, si affonda con piacere nella devastazione emotiva.
Tre giorni fa ho visto “The Rise of Skywalker.” Ecco, è nata una ship che non sapevo di avere. Ma più che altro, è esploso un amore folle per Ben Solo, grazie all’interpretazione meravigliosa di Adam Driver, che è riuscito a mostrare la fragilità e la forza di questo personaggio eternamente combattuto tra due voci interiori diverse.
Alla fine il signore supremo del “First Order” non è altro che un morbido marshmallow in cerca di un suo simile, e in questo film sono bastate poche scene per farmi sentire il suo dolore, il cambiamento e la gioia (alcune senza nemmeno parlare), e non so quale ha fatto più male.

Fix you

Questo è uno dei video più belli che ho visto sul tubo: ce ne sono ancora tantissimi da vedere (e per come sono ossessionata ora, credo che me ne farò una cultura), ma in questo c’è un’assoluta affinità tra la canzone dei Coldplay e il montaggio delle scene, gli effetti e gli inserimenti audio. E, come ho letto in commento, ci sono tanti video che rappresentano le volte in cui Mulder ha salvato la vita a Scully, ma molti di meno per le situazioni opposte. Qui invece, c’è Scully che salva Mulder da se stesso, che porta un po’ di luce nella sua vita e placa il suo animo perennemente in tempesta. Quell’animo che non si dà pace, da quando gli è stato portato via un pezzo di famiglia.



“Perché riesci a muoverti così bene con le mani legate dietro la schiena?”

“Come se tu non lo sapessi.”

Fonte

 

If you walk out on me, I’m walking after you.

“But you saved me. As difficult and frustrating as it’s been sometimes, your goddamned strict rationalism and science have saved me a thousand times over. You kept me honest. You made me a whole person. I owe you everything, Scully, and you owe me nothing. I don’t know if I want to do this alone. I don’t even know if I can. And if I quit now, they win.”

Dopo la bellezza di 20 anni, complice il totale rewatch di X-Files, ho finalmente visto uno dei due film, che all’epoca della sua uscita al cinema avevo snobbato, catalogandolo come semplice operazione commerciale. Ci sono effettivamente delle situazioni che, dopo aver visto la 5° stagione, sembrano aver fatto un passo indietro, ma considerando che il film è stato girato prima, anche se cronologicamente gli avvenimenti sono situati dopo, posso capire le discordanze. Comunque il film è fatto bene, è un episodio più lungo che scorre tutto d’un fiato e ci prepara alla 6° stagione; non è fuori contesto come temevo vent’anni fa, e resta coerente con tutto quello che è stato detto e fatto finora.
E poi i titoli di coda sfoggiano questa song dei Foo Fighters, che non fa altro che alimentare la mia shippaggine, più forte ora che all’epoca.


 

The Physics of Love

La Fisica dell’amore

dy Kim In-yook
 
 
La massa di un oggetto non è proporzionale al suo volume.
 
Quella piccola ragazza, piccola come una violetta,
 
quella piccola ragazza che fluttua come il petalo di un fiore,
 
mi attira con una forza superiore alla massa terrestre.
 
In un momento, io
 
come la mela di Newton,
 

rotolai e caddi su di lei.

Con un tonfo, 

con un “thud thud”.

Il mio cuore continuò a rimbalzare

dal cielo alla terra, vertiginosamente, come un pendolo.

Quello fu il momento in cui

m’innamorai per la prima volta.

 
 
dal libro: “May the stars carry yor sadness away”

Sono devastata.

Ci sono caduta un’altra volta. Ogni volta che guardo qualcosa che proviene dall’oriente mi ritrovo devastata emotivamente: sto cercando ancora l’aria per respirare, ho gli occhi gonfi di pianto e le lacrime ancora vogliono scendere.
Stavolta il colpevole è un drama coreano, adattamento di una storia cinese: Moon Lovers – Scarlet Heart Ryeo: ambientato nel passato della Corea, in epoca Goryeo, è di una bellezza disarmante nella sua ricostruzione dei costumi e dell’ambientazione, ed è devastante nel raccontare le dispute scatenatesi tra i principi che, dopo essere cresciuti insieme, si ritrovano intrappolati nelle trame di corte, e nell’avidità personale di essere re.
A condire tutto c’è la storia d’amore, che dà una nota romantica a una trama spietata, ma che non smetterà di tenere incollati gli spettatori.
Il problema è che alla fine, mentre si applaude all’opera, si consumano anche tanti fazzoletti e si singhiozza brutalmente.
Non so quanto tempo impiegherò a riprendermi, ma guardatelo; è bello soffrire per storie così!
Sette anni… ho perso sette anni in cui avrei potuto dare il mio sostegno, in cui c’era bisogno di me, in cui avrei potuto vivere una vita più piena… li ho persi perché sono una stupida.
La vita però sa sorprenderti e ridarti un’altra opportunità.