Il mondo visto da un'orecchie a punta

L’insonnia, D’Eon e Lili

Stanotte sono qui a fare la veglia (grazie al caffè che ho “intelligentemente” preso verso le diciannove) e nella mia veglia notturna, sono costantemente accompagnata da immagini e pensieri relativi a un anime e a un film. Entrambi, nemmeno a farlo apposta, hanno per protagonisti due uomini realmente esistiti che hanno sentito di essere in realtà delle donne, e di entrambi ne hanno estratto delle storie tristi.
Ma mentre l’anime su D’Eon/Lia  de Beaumont è ricco di elementi sovrannaturali (e imprecisioni storiche) accompagnati da una continua tristezza, il film su Einer/Lili è più realistico e animato da una grande delicatezza, e la tristezza ti assale solo alla fine del film.
L’interpretazione di Eddie, manco a dirlo, è stata meravigliosa; i suoi sorrisi timidi e gli sguardi dolcissimi mi hanno lasciato dentro una grande empatia nei suoi confronti e continuo a rivedere, nella mia mente, la gioia di Einar nell’essere Lili, nell’essere la donna che aveva sempre sentito dentro di sé.
Di D’Eon invece riesco a vedere solo una grande tristezza, che diventa sempre più grande e che, a due episodi dal finale, credo sia destinata a diventare ancora maggiore.
Stanotte mi addormenterò carica di tristezza, eppure non mi sento giù di morale, anzi, stranamente la trovo confortante.

#StranaMe

 

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