Favola
raccontano che lui si trasformò
in albero e che fu
per scelta sua che si fermò
e stava lì a guardare
la terra partorire fiori nuovi.
Così
fu nido per conigli e colibri
il vento gl´insegnò i sapori
di resina e di miele selvatico
e pioggia lo bagnò. La mia felicità – diceva dentro se stesso –
Ecco… ecco… l´ho trovata ora che
ora che sto bene
e che ho tutto il tempo per me
non ho più bisogno di nessuno
ecco la bellezza della vita che cos´è.
"Ma un giorno passarono di lì
due occhi di fanciulla
due occhi che avevano rubato al cielo
un po´ della sua vernice"
e senti tremar la sua radice.
Quanto smarrimento d´improvviso dentro sé
quello che solo un uomo senza donna sa che cos´è
e allungò i suoi rami
per toccarla.
Capi che la felicità non è mai la metà
di un infinito.
Ora era insieme luna e sole
sasso e nuvola
era insieme riso e pianto
o soltanto
era un uono che cominciava a vivere
ora
era il canto che riempiva
la sua grande immensa solitudine
era quella parte vera
che ogni favola d´amore
racchiude in sé
per poterci credere.
Eros Ramazzotti "Tuttestorie" 1993
(Testo liberamente tratto da "Favola d’Amore" di Hermann Hesse)
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